Uganda, a lifetime experience
Hi everyone! Today I’m telling you about all the reasons why you should NOT go to Uganda – The people are absolutely and irremediably kind. Way too much! – mass tourism has not yet arrived so if you are looking for h&m, nightclubs or elegant clubs you will be disappointed. – the parks are still wild, so be careful about neck pain and shocks because the territory is anything but flat. – are the Lions in the trees a legend? NO! Are they easy to see? Absolutely not! – the gorilla experience is one of the most incredible things I have ever done in my life.. Is it treeking in the mountains with safe sighting? Hahahaha total NO! It’s the most difficult, tiring and steepest route I’ve ever done!!! They guarantee you a sighting but no one tells you whether the white primates will be 1 meter away from you or high up in the trees. – nature is the closest thing to how you imagine planet Earth was created.
Have I made you curious?😀So I’ll tell you about our itinerary: Departure from Milan, stopover in Addis Ababa, arrival in Entebbe. We spend the first night here in a tree house immersed in the jungle. In the morning we literally have breakfast with monkeys and meerkats on the balcony. We’re off to the north! We arrive at the Murchison national park where, listen, listen, there are the Blue Nile Falls because yes, gentlemen, another good reason NOT to come to Uganda is that in this country you will find yourself face to face with the longest river in the world, the where it all started… Here we spend 2 wonderful days being chased by elephants, breaking the automatic gearbox of the car and hiding the biscuits from the baboons who were honestly as tall as Great Danes. Having survived, we head towards Fort Portal for a break on the mountain tops in a completely eco bubbles hotel. You wake up with the Congo mountains in front of you and feel like you’re on the top of the world. Too much relaxation, back on the road to the glorious Queen Elizabeth Nat Park. Here I no longer know where to look because on one side I have Lake Edward and on the other Lake Albert. The lions really doze in the fig trees and cacti. How do they do it? I really don’t know the answer to this. The pools are huge, the sunsets are breathtaking and in reception we have 2 elephants walking around (all true!!!!) We don’t even miss the visit to the Ishasha sector where we are almost alone in Eden. But it’s time to get back on the road to the finish line… them and only them… The mountain gorillas!
We sleep well and wake up full of energy. The guide prepares us, in every sense: “it will not be easy”. The excursion is a mix of ferns in your face, hair damp from the dew and earthworms as long as pythons. I don’t know if I’m in Uganda or Jurassic park anymore and after quite a few hours here they are! The family of 10 specimens with a 9 month old puppy!!! I cry like a little girl at her first Christmas, I dry my eyes so I can fire up my mirrorless camera and as I shoot I realize I’m not on a safari… I’m faced with the entire evolution of the species! I’m so grateful to nature that I start crying again and the ranger consoles me (hahaha think of you). Then the survivors or daredevils attach themselves to the vines to literally climb a wall. I’m one of the crazy ones and I’m less than a meter away from an adult gorilla looking at me; I look at him, neither of us is afraid.. we are too similar. The excursion ends after 6 hours: legs in pieces but heart intact. In the following days we head towards Lake Bunyony and then towards Kampala for a minimum of rest, also crossing the Equator line. But Africa isn’t over yet for me Marco.. A ‘comfortable’ night bus awaits us that promises to make us wake up in Kenya… But this is another story😊
Ciao a tutti! Oggi vi parlo di tutti i motivi per cui NON dovete andare in Uganda 🙂
– La gente é assolutamente ed irrimediabilmente gentile. Davvero troppo!
– il turismo di massa non é ancora arrivato quindi se cercate h&m, nightclub o locali eleganti ne sarete delusi.
– i parchi sono ancora wild, quindi attenti a cervicale e scosse perché il territorio é tutto fuorché piatto.
– i Leoni sugli alberi sono una leggenda? NO! Sono facili da vedere? Assolutamente NO!
– l’esperienza con i gorilla é una delle cose più incredibili che abbia mai fatto nella mia vita..
E’ un treeking in montagna con avvistamento sicuro? Ahahahah NO totale! É il percorso più difficile, stancante e ripido che abbia mai fatto!!! L’avvistamento ve lo garantiscono ma nessuno vi dice se i candidi primati si troveranno a 1 metro da voi oppure in alto sugli alberi.
– la natura é quanto di più simile a come immaginate sia stato creato il pianeta Terra.
Vi ho incuriositi?Allora vi racconto il nostro itinerario:
Partenza da Milano, scalo Addis Abeba, arrivo ad Entebbe.
La prima notte la passiamo quí in una casa sull’albero immersa nella giungla. La mattina facciamo letteralmente colazione con scimmiette e suricati sul balcone.
Si parte alla volta del nord! Arriviamo al parco nazionale Murchison dove, udite udite, ci sono le cascate del Nilo azzurro perché si, signori, un altro buon motivo per NON venire in Uganda é che in questo Paese vi troverete faccia a faccia con il fiume più lungo del mondo, quello da cui tutto partí..
Quí passiamo 2 splendidi giorni ad essere inseguiti dagli elefanti, rompere il cambio automatico dell’auto e nascondere il biscotti dai babbuini che onestamente era alti come degli alani.
Sopravvissuti ci dirigiamo verso Fort Portal per un break sulle cime delle montagne in un bubbles hotel completamente eco. Ci si sveglia con le montagne del Congo davanti e ci si sente on the top of the world.
Troppo relax, di nuovo in marcia verso il glorioso Queen Elizabeth Nat Park. Qui non so più dove guardare perché da una parte ho il lago Edward e dall’altra quello di Albert. Il leoni sonnecchiano davvero sugli alberi di fico e sui cactus. Come fanno? A questo non vi so proprio rispondere.
Le pozze sono enormi, i tramonti sono da svenire e in reception abbiamo 2 elefanti che passeggiano (tutto vero!!!!)
Non perdiamo neppure la visita al settore Ishasha dove siamo quasi soli nell’eden.
Ma é tempo di rimettersi il strada verso il traguardo.. loro e solo loro… I gorilla di montagna!
Dormiamo bene e ci svegliamo carichissimi.
La guida ci prepara, in tutti i sensi: “it will be not easy”. L’escursione é un mix di felci in faccia, capelli umidi dalla rugiada e lombrichi lunghi come pitoni. Non so se sono più in Uganda o in Jurassic park e dopo un bel tot di ore eccoli! La family di 10 esemplari con cucciolo di 9 mesi!!! Piango come una bambina al suo primo Natale, asciugo gli occhi per poter far partire a raffica la mia mirrorless e mentre scatto mi rendo conto di non essere in un safari.. Sono di fronte all’intera evoluzione della specie! Sono così grata alla natura che ricomincio a piangere e il ranger mi consola (ahahah pensa te). Poi i superstiti o temerari si attaccano alle liane per scalare letteralmente una parete. Io sono una di quelle pazze e mi trovo a meno di un metro da un gorilla adulto che mi guarda; io guardo lui, nessuno dei 2 ha paura.. ci si assomiglia troppo.
L’escursione finisce dopo 6 ore: gambe a pezzi ma cuore intatto.
Nei giorni successivi ci dirigiamo verso il lake Bunyony e poi verso Kampala per un minimo di rest, attraversando anche la linea dell’Equatore.
L’Africa peró non é ancora finita per me e Marco Phototravel Imperato .. ci aspetta un ‘comodo’ bus notturno che promette di farci svegliare in Kenya…
Ma questa é un’altra storia